Molto spesso l'esigenza di riuscire a esprimersi liberamente non va di pari passo con il lavoro. Molto spesso questo non è un lavoro è un esigenza.

Tele, muri, tessuti, carta (potrei continuare all' infinito) non sono oggetti, ma media tramite i quali esprimere in maniera decisa un messaggio. Tramite la semplificazione delle forme, secondo il mio punto di vista si riescono a toccare i sentimenti più' archetipi e quindi a suscitare nel fruitore delle emozioni primordiali, talvolta celate da sovrastrutture che le proteggono.

Non trovo alcuna difficoltà nel passare da un articolo di giornale ad un video prodotto in stop motion (mia ultima passione); mischiare fotografia ed illustrazione, collaborare con designer oppure con discografici. La mia è una caratteristica camaleontica, ma non nel senso servile del termine, semplicemente voglia di urlare le proprie idee senza paura di affrontare nuove sfide.

E il mio stile sintetico fa si che si adatti ad ogni situazione. Spesso la semplicità è confusa con la banalità, ma in realtà riuscire a emozionare usando pochi tratti è molto più' complicato che adottare una tecnica pittorica emozionante già di suo, come può' essere l'olio o l'acquerello che hanno insite delle caratteristiche molto evocative.