stefano gentile

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”
Secondo le cronache, Stefano Gentile nasce a Milano nel 1976, ma lui, di questo non se ne capacita e dice di essere nato su Tatooine.
Sin dall’infanzia mostra serie incapacita’ nello scindere la realtà dalla fantasia. Quando, in classe, veniva chiesto di disegnare una giornata felice in compagnia dei propri cari, lui si ritraeva in spiaggia con Paperino, Topolino o insieme a robot giganteschi o a bordo di astronavi a propulsione atomica. Se, da un lato, questo mise in allarme le maestre, dall’altro gli permise di far emergere il talento per qualsiasi forma di disegno.
All’età di 4 anni fece il suo primo paesaggio in prospettiva e subito si penso’ di trovarsi di fronte ad un bambino autistico. Ma così non fu e rimase solo la convinzione di trovarsi di fronte ad un bambino diverso.
A 8 anni fu folgorato sulla via della Forza, quando, al cinema, vide “Il ritorno dello Jedi”, film che gli segno’ profondamente la vita. In peggio. Da quel momento cominciò a pensare che l’universo di “Star wars®” fosse l’unico dei mondi possibili.
Al liceo comincio’ a sviluppare anche un discreto senso degli affari, facendosi pagare il pranzo dai compagni di classe, disegnando, su commissione, supereroi dei fumetti, personaggi dei manga e robot. Comincio’ ad ingrassare.
Continuando nel suo processo di crescita (progetto mai realizzato completamente) Stefano intraprese una poco stimolante carriera come commesso in un Sex Shop, esperienza che lo fece entrare in contatto con clienti che non aveva mai pensato potessero esistere nella realta’, cosa che, a detta degli esperti, non fece altro che acuire il suo distacco dalla vita vera.
Stanco di sistemare scaffali colmi di svedesi siliconate (cosa che, ancora oggi, lo rende un individuo emarginato ai più) decise di rituffarsi tra i pupazzi di George Lucas, ritenendoli meno di plastica e più veri di un paio di tette di Jenna Jameson.
Lascio’ il lavoro e comincio’ a dipingere cio’ che vedeva veramente, reinterpretando le opere d’arte più famose come sarebbero state se Dalì, Magritte e Warhol fossero nati su Naboo o immaginando eroi Marvel® e DC Comics® in contesti dissacratori e ironici, perche’ dissacrazione ed ammirazione devono sempre andare di pari passo.
Il suo sogno mai sopito è quello di riuscire a vivere in una Repubblica guidata dalla saggezza di un consiglio di Jedi.
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